Ma Omero era cieco?NOOOO!!! In effetti, la perfezione e la vivacità nella narrazione di molte scene, come pure la precisione anatomica messa in mostra nella descrizione delle ferite, fanno dubitare alquanto della sua cecità. Nel suo saggio "La cultura greca e le origini del pensiero europeo", il filologo Bruno Snell evidenzia come «Omero usa per esempio una grande quantità di verbi che descrivono l’atto di vedere: ὁρᾶν, ἰδεῖν, λεύσσειν, ἀθρεῖν, θεᾶσθαι, σκέπτεσθαι, ὄσσεσθαι, δενδίλλειν, δέρκεσθαι, παπταίνειν. Di questi parecchi sono caduti in disuso nel greco successivo, per lo meno nella prosa, vale a dire nella lingua viva […]. E a sostituirli troviamo soltanto due nuove parole dopo Omero». Non sto qui a riportarvi il significato preciso dei vari verbi, perché dovrei ricorrere spesso a lunghi giri di parole, e chi vuole può tranquillamente trovare la spiegazione completa su internet, comunque sarebbe davvero strano se una tale ricchezza lessicale per esprimere l'atto di vedere fosse usata da chi non vede. Ecco il link: https://studiahumanitatispaideia.wordpress.com/2013/01/14/luomo-nella-concezione-di-omero/
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