Ma torniamo ad Achille, e approfittiamone per smentire un pettegolezzo che circola da un po’ di tempo (almeno 2500 anni!): non c’è alcun motivo di pensare che tra lui e il suo amico fraterno Patroclo ci fosse una sorta di relazione omosessuale! Omero non ne accenna mai, si tratta di una diceria nata in epoche successive, ad opera di qualche mitografo (forse pure un po’… mitomane): anzi, la famosa “Ira di Achille”, non è rivolta contro i nemici Troiani, ma nasce proprio perché il suo capo Agamennone gli frega la schiava preferita Briseide, e non credo che Achille avesse motivo di adirarsi perché la bella biondona era particolarmente brava a cucinare o a rammendare i calzini! E ad un certo punto della narrazione (Iliade IX, 664-668), Achille e Patroclo se ne vanno tranquillamente a letto con delle altre belle schiave: solo per utilizzarle come scaldini? Ma va’ là!
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