non temere gli dei, che l’ampio cielo possiedono (XXII, 39)
ripetendo la frase usata la sera prima da Telemaco. Come ci fa capire lo stesso Omero per bocca di Eumeo (Od. XV, 328), per gli antichi il cielo era sede degli dei ed era fatto di ferro, un’idea nata forse dall’osservazione della caduta di qualche grossa meteorite ferrosa; ed è interessante notare come il nome greco del ferro, sideros, sia praticamente uguale al nome latino delle stelle, sidera. Sembra assurdo, ma fino a due secoli fa molti scienziati non credevano che le meteoriti cadessero dal cielo, e attribuivano sprezzantemente le innumerevoli testimonianze ad allucinazioni e imbrogli di varia natura. Curiosamente, durante una battaglia nell'Iliade si dice
In questo modo lottavano, e ferreo tumulto
giungeva al cielo di bronzo (Il. XVII 424-425)
questo può forse indicarci che ci troviamo proprio in un periodo di
transizione tra l'età del bronzo e l'età del ferro. Omero usa spesso
l'espressione "cuore di ferro", per indicare un animo particolarmente
forte e duro, il che dimostra che conosceva bene tale metallo. Nei
giochi funebri in onore di Patroclo, un grosso disco (o masso, o globo, a
seconda di come viene tradotta la parola σόλον, solon ) di ferro
grezzo viene usato per una gara di lancio e poi assegnato come premio
al vincitore, dicendo che sarebbe stato sufficiente per cinque anni per
un pastore e un aratore (Il., XXIII, 826-850). Quindi il ferro era
ancora un metallo prezioso, ma il suo valore cominciava a diminuire e a
non essere più un prodotto assolutamente elitario, anche se è possibile
che quello strano "disco" fosse proprio un meteorite ferroso. Mi è
venuto quindi l'uzzolo di controllare diverse traduzioni straniere: in
quella in inglese di Robert Fitzgerald del 1974 (Oxford University
Press) il termine σόλον è tradotto proprio direttamente con
"meteorite" senza problemi, ma questa indicazione, per quanto ne so, è
sempre stata bellamente ignorata da tutti gli altri traduttori. E dire che questo
significato viene riportato
anche nel Dictionnaire
étymologique de la langue grecque,
di Pierre
Chantraine
(Parigi,
Klincksieck, 1968); subito dopo solon,
nel
dizionario viene
esaminato il
nome del legislatore greco Solone, Σόλων
, dicendo che non se ne conosce l’etimologia, ma potremmo
desumere che avesse un significato attinente a un ”uomo di ferro,
venuto dal cielo” o qualcosa di simile.
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